Tutti i Watt dello Zoncolan 2021

Abbiamo fatto l’analisi delle prestazioni dei corridori sulla salita verso il Monte Zoncolan affrontata al Giro d’Italia sabato 22 maggio nella tappa con partenza da Cittadella e arrivo, appunto, al Monte Zoncolan, vinta da Lorenzo Fortunato al termine di una lunga fuga ed una gestione tattica da veterano.

Il percorso della tappa si presentava abbastanza mosso e nervoso, con la salita a Forcella di Monte Rest posta a 58 km dal traguardo a mettere ulteriore stanchezza prima del “kaiser” , soprannome azzeccato della salita più dura d’Europa, lo Zoncolan, che si affronta dal versante di Sutrio, lo stesso che ha inaugurato questa montagna al Giro nel 2003, con la vittoria di Gilberto Simoni in maglia rosa, uno Stefano Garzelli, oggi commentatore Rai, difeso egregiamente, e un Marco Pantani che sembrava indirizzato verso un recupero del proprio potenziale, anche se non ancora ai livelli degli anni precedenti quando con i suoi scatti riusciva ad infiammare l’Italia intera.

Zoncolan
Pantani e Garzelli nel 2003

La differenza principale tra il 2003 e il 2021, nel percorso della salita, sono i primi km. Infatti, nel 2003 si manteneva la destra per evitare il centro di Sutrio, mentre sabato 22 maggio si è percorso il centro paese per poi imboccare la Strada Provinciale 123, con destinazione 1730 m di altitudine.

I dettagli della salita

Avendo ipotizzato l’inizio della salita nel punto in cui si trova l’incrocio con la strada provinciale 123, in modo da poter comparare in maniera assolutamente più precisa le scalate, il percorso prevede una lunghezza di 12,06 km, con una pendenza media del 9,20 % e un dislivello di 1109 m. Si parte dai 540 m slm del bivio con la SP123 e si arriva ai 1730 metri dello Zoncolan, dove è posto l’arrivo.

Zoncolan

Le prestazioni

Le differenze tra Simoni e Bernal

Nel 2003 Giberto Simoni impiegò 38’45” per percorrere gli ultimi 12,09 km dello Zoncolan, ad una velocità media di 18,67 km/h ed una VAM (velocità ascensionale media) di 1717 m/h. Ipotizzando il peso corporeo di 59 Kg di Simoni (fonte Procyclingstats ) , il peso della sua Cannondale di 6,8 Kg, l’attrito provocato dallo scorrimento dei tubolari sull’asfalto, il coefficiente di penetrazione aerodinamica, ho cercato di calcolare e stimare la potenza espressa, che si attesta a 392 Watt, denotando anche un ottimo rapporto potenza/peso di 5,95 W/Kg. Sono numeri, ovviamente, stimati e calcolati, che si avvicinano a quella che era la realtà, ma il margine di errore è presente.

Egan Bernal, invece, nel 2021 ha percorso il Monte Zoncolan in 38’05” a 19,00 km/h di velocità media ed una VAM di 1747 m/h, complice anche il vento favorevole nell’ultimo tratto che ne ha facilitato, seppur lievemente, la scalata. Anche per lo scalatore colombiano, sono riuscito a stimare la potenza media espressa negli ultimi 12,09 km. Il peso di Egan è 60 Kg (fonte Procyclingstats), mentre la sua Pinarello Dogma, dotata di freni tradizionali calliper Shimano e ruote col profilo da 50 mm Lightweight, pesa 6,8 kg. La potenza media è stata 401 Watt ad un rapporto potenza peso di 6,09 Watt/kg. Come già specificato anche prima, sono numeri indicativi e non precisissimi, in quanto non sono riuscito a quantificare in maniera oggettiva l’aiuto del vento favorevole nell’ultima salita.

Gli ultimi 2,97 km dello Zoncolan, i più duri, sono stati percorsi in 12’12” da Gilberto Simoni nel 2003, a 14,61 km/h di media, 1879 m/h di VAM e 6,35 W/kg (stimato), mentre Egan Bernal nel 2021 li ha percorsi in 11’51” ad una velocità media di 15,04 km/h, 1934 m/h di VAM a 6,50 W/kg (stimato).

… e Damiano Caruso?

Su Strava, il segmento riguardante la salita finale della tappa del 22 maggio, è contrassegnato dal KOM di Damiano Caruso, che in questo Giro d’Italia sta andando particolarmente bene, correndo in modo molto molto saggio e redditizio, libero da obblighi di gregariato verso un Landa infortunato a causa di una brutta caduta nelle prime tappe. Ci sarebbe da chiedersi se Landa fosse stato alla stessa altezza di Caruso, a questo punto, o se Damiano avesse meritato il ruolo di leader del Team Barhain Victorius già in partenza.

Caruso ha percorso lo Zoncolan in 38′ 36″ a 19,2 km/h di velocità media e 401 Watt è stata la sua potenza media espressa, mentre 1660 m/h la sua VAM.

caruso zoncolan
la classifica di Strava

Conclusioni

L’analisi delle prestazioni dei ciclisti di alto livello permette ad ogni ciclista di porsi degli obiettivi ed avere dei riferimenti da prendere in considerazione, partendo ovviamente dal presupposto che si tratta dei migliori ciclisti al mondo e che certi numeri e prestazioni sono riservate a davvero pochi atleti.
E’ però interessante notare come 18 anni di distanza, nonostante l’evoluzione dei materiali, dei metodi di allenamento, dell’alimentazione e della cura maniacale orientata al miglioramento delle prestazioni attraverso un’infinità di “marginal gains” non abbiano portato ad un incremento così considerevole come ci si poteva aspettare.

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